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Newsletter della Direzione Generale
Nr 4 edizione Maggio 2007
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Intendo dedicare questo numero della newsletter ad un argomento fondamentale della nostra attività e ricco di implicazioni, molte delle quali probabilmente meno conosciute.
Si tratta della “airworthiness”, cioè della “aeronavigabilità”, e del suo mantenimento , cioè della “continuous airworthiness”, che viene garantita dal processo del Controllo Configurazione.
Varie sono le implicazioni della “aeronavigabilità”: nell’acquisizione, nel collaudo, nel suo mantenimento presso i Reparti, nei contratti d’esercizio e nell’alienazione di beni.
Ed appunto questi aspetti sono l’argomento principale di questo numero, nella speranza di contribuire ad una informazione efficace.
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Il Direttore Generale |
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Gen. Isp. G.A. PERRONE COMPAGNI
Ing. Giovanni |
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In evidenza |
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L’airworthiness è una condizione che deve assolutamente essere mantenuta nel tempo
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La Direzione degli Armamenti Aeronautici del Ministero della Difesa è l’autorità preposta ad emanare le norme relative all’aeronavigabilità degli aeromobili militari (Codice della Navigazione, art.745).
Essa agisce in qualità di Ente Normatore, emana cioè “normativa tecnica”, ma, a differenza dagli Enti Civili similari, quali ad esempio l’Enac, non certifica gli “esercenti” e non li controlla sul campo, ma lascia la gestione e l’applicazione delle norme emanate agli Enti/Comandi che utilizzano gli aeromobili e il controllo ai loro Organi sovraordinati. .
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I Comandi di Forza Amata e dei Corpi dello Stato debbono quindi vigilare sul rispetto delle norme emanate affinché sia mantenuta la “continous airworthiness”.
Prescrizioni in questo senso sono state impartite con la norma AER.Q–2005, la quale ha per titolo e per oggetto, appunto il “Mantenimento della aeronavigabilità continua”.
Questa norma è destinata ai Comandanti dei Reparti e disciplina in modo innovativo la costituzione ed il mantenimento di “sistemi di gestione per la qualità presso i Reparti”, in ottemperanza alle pubblicazioni UNI EN ISO 9001, garantendo così una migliore organizzazione tendente ad assicurare la Sicurezza del Volo.
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In ambito aeronautico, il collaudo non è solo la verifica della rispondenza del bene al Capitolato Tecnico ma, nei contratti d’esercizio, consiste nella verifica della sussistenza di tutti i requisiti che garantiscano il mantenimento della airworthiness prima di riammettere in uso l’equipaggiamento.
Con la DP 2006/0054 sono state a suo tempo tracciate le “Linee guida per le attività di collaudo degli armamenti aeronautici della Amministrazione della Difesa - aeromobili ed equipaggiamenti”
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L’esecuzione dei contratti non è un’azione di carattere solamente amministrativo ma alcuni dei suoi aspetti hanno una diretta incidenza sull’airworthiness.
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L’esecuzione di un contratto è un atto decisamente complesso, un percorso che si snoda per vari momenti che non sempre rivestono un carattere puramente amministrativo.
Ad esempio, quando occorre la necessità di redigere un “verbale di modifica”, occorre porre attenzione nella sua impostazione la quale, se non più che corretta, potrebbe avere la conseguenza di far uscire dalla configurazione approvata un equipaggiamento.
Le DDPP 2003/0008 (ediz.2003), 2003/0008A (ediz.
2006), 2002/0003 e 2006/0055 disciplinano
l’argomento.
Infatti, un’evenienza che potrebbe verificarsi qualora non fossero adottate le debite cautele, vedrebbe le ditte offrire dei particolari i quali, se pur intercambiabili, non sono autorizzati in quanto non noti nei cataloghi nomenclatori e magari non sono sati soggetti alla prevista certificazione, come accade se l’intercambiabilità è data da una PTD/PTA .
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Altra area di rischio sono le cosiddette “unapproved parts”, cioè delle parti non conformi ai requisiti di qualità per la loro installazione, di acquisizione tramite broker (cioè non tramite Ditta Responsabile di Sistema) o di provenienza diretta da acquisizioni da surplus di altre nazioni senza la necessaria tracciabilità della loro vita e del loro impiego/conservazione
La loro introduzione nel ciclo logistico mette a rischio la sicurezza dei prodotti aeronautici.
La DGAA ha divulgato queste informazioni chiarendo di fare attenzione
alle“parti non approvate” (spesso eccedenze dei magazzini
che le FF.AA. americane tendono ad offrire al mercato o direttamente
alle Nazioni o tramite rivenditori/broker) che sono ritenute non
impiegabili seppur disciplinate da apposita normativa FAA. ( L.I.
2004/009 e LI
2005/014).
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Ciò che l’Amministrazione militare aliena, va necessariamente a finire nel mondo civile.
Quindi, deve essere una preoccupazione dell’Amministrazione medesima adottare tutte quelle cautele che possano assicurare che non si verifichino ricadute negative e pericolose dei propri comportamenti.
Le cautele consistono anche nel riuscire a contrastare fenomeni fraudolenti, quali quelli di presentare all’ENAC per una re-immatricolazione civile ex aeromobili militari o equipaggiamenti dismessi e venduti come rottami.
Gli aeromobili militari vengono dimessi dalla singola Forza Armata militare sotto forma di “rottami/carcasse” privi dell’idoneità all’aeronavigabilità (Matricole Militare cancellate definitivamente) e della documentazione caratteristica che ne aveva qualificato nel passato lo stato di Aeromobile.
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Quindi, deve essere una preoccupazione della Forza Armata medesima adottare tutte quelle cautele che possano il verificarsi di possibili confusione tra materiali “rottami” e materiali invece “aeronavigabili”
Per il fine fraudolento di reimmissione nel mondo civile dei “rottami” come sopra definiti,viene prodotta documentazione caratteristica dell’Amministrazione Difesa, di provenienza illecita.
Con foglio M/GARM/12718/UG3/04/ALMA/NRM del 22/3/07 la DGAA ha appunto impartito precise istruzioni in merito all’alienazione degli aeromobili militari e documentazione caratteristica, in linea con la DP 2004/0030 (linee guida per le attività propedeutiche valutazioni di aeromobili e/o loro parti fuori uso – valore storico) e con la DP 2005/0051 (Linee guida per le attività propedeutiche e finali per la dismissione di una linea di aeromobili).
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Importante
Un link per la consultazione facilitata della normativa tecnica
emanata dalla DGAA si trova su:www.dgaa.it/pub_tec/index.asp
Esso non sostituisce il sito ufficiale www.armaereo.difesa.it ma ne è un backup per la sola normativa tecnica di più facile consultazione
Si suggerisce di salvarlo immediatamente tra i Preferiti di Explorer per un facile recupero
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